Omaggio a Zaher e ai migranti senza storia
A distanza di cinque mesi, Udine ricorda, ancora una volta, la morte di Zaher Rezai: il bambino morto schiacciato dal Tir a cui si era aggrappato lo scorso dicembre a Mestre (vedi nostro post). La sua storia e la consapevolezza del triste destino di tutti i giovani migranti afghani, che fuggono dallo sfruttamento in cerca di asilo, sono al centro di un’interessante serie di incontri dove illustratori e narratori di letteratura per l’infanzia racconteranno la loro esperienza e introdurranno il loro lavoro.
Ecco gli appuntamenti:
*Sabato 16 Maggio, ore 18
L’illustrazione intrecciata
Incontro con Paola Franceschini
Basir Ahang presenta il documentario “Percorsi negati: storie di migrazioni dall’Afghanistan all’Europa passando per Patrasso”
*Sabato 23 Maggio, ore 18
Un illustratore si illustra
Incontro con Emanuele Bertossi
*Sabato 30 Maggio, ore 18
Portata dall’arcobaleno: Il viaggio di un illustratrice ungherese dall’Est all’Ovest dell’Europa
Incontro con Sarolta Szulkovsky
*Venerdi 5 Giugno
Narrazioni a più voci
“Il pesciolino nero” di Saman Berhangi
A cura dell’Ass. culturale 0432 Théâtre Numérique
Per ulteriori dettagli guarda il flyer! Tutti gli incontri si terranno presso la libreria Cluf, in via Gemona 22, Udine. Per informazioni potete telefonare allo 0432-295447 o scrivere a cluf@iol.it
Grazie ad [auro] per la foto!
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Genera/Azioni: secondo seminario
E’ previsto per il pomeriggio di domani, 12 maggio, il secondo seminario promosso dal Servizio Immigrazione nell’ambito del progetto Genera/Azioni (vedi nostro post precedente) dal titolo “Seconde generazioni: azioni innovative e comunicazione“.
Dalle 15 alle 19 presso la Sala Sistina del Laurentianum, (in Piazza Ferretto a Mestre) si susseguiranno gli interventi di Laura Castellani che parlerà del progetto Mentoring e degli interventi peer-to-peer, Maurizio Busacca che offrirà degli spunti di riflessione sulle esperienze dei laboratori creativi e di comunicazione e di Marta Anselmi e Alessandra Bastasin che parleranno di laboratori innovativi e prevenzione, in particolare dell’esperienza di un laboratorio di sartoria creativa.
Con la conduzione di Gianfranco Bonesso (Responsabile del Servizio Immigrazione del Comune di Venezia) seguirà un dibattito. L’incontro è aperto a tutti, è gradita la conferma via mail al seguente indirizzo: cittadinistranieri@comune.venezia.it
Grazie a archifield per la foto!
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Genera/Azioni
Segnaliamo che nel pomeriggio di domani, martedì 5 maggio, si terrà il seminario “Seconde generazioni: momenti e strumenti di conoscenza”.
Con la conduzione di Gianfranco Bonesso (Responsabile del Servizio Immigrazione del Comune di Venezia) interverranno: Marvi Maroni del Progetto Riflessi (Genitorialità), che parlerà dello strumento dei Focus e della ricerca sui giovani di seconda generazione; Annalisa Frisina, che parlerà del Photovoice come strumento di conoscenza e intervento; infine, interverrà Margherita Brondino rispetto all’utilizzo dello strumento del Teatro-Forum al fine della ricerca e della conoscenza. Seguirà un dibattito. Questo seminario sarà il primo di tre incontri sulle seconde generazioni organizzati dal Servizio Immigrazione nell’ambito del progetto Genera/Azioni
L’appuntamento è a Mestre, alla Sala Sistina del Laurentianum (in Piazza Ferretto), dalle 15.00 alle 19.00. Si prega di confermare la propria presenza all’indirizzo mail: cittadinistranieri@comune.venezia.it.
Grazie a [Haring] per la foto!
Cercando un porto sicuro
Come avevamo segnalato nei giorni scorsi, martedì 31 marzo si è tenuto, al centro culturale S. Maria delle Grazie di Mestre, l’incontro “Fronte del porto. Migranti e richiedenti asilo alla frontiera di Venezia”.
Un video girato a Patrasso dai membri della Rete Tuttidirittiumanipertutti ha aperto l’evento, esplicitando da subito che cosa accade alle persone che vengono respinte dal porto di Venezia — come da tutti gli altri porti dell’Adriatico — senza neppure aver avuto la possibilità di manifestare la volontà di richiedere asilo nel nostro Paese.
Gli interventi che sono seguiti sono stati numerosi e stimolanti: Carlo Campana di Emergency e Giusy D’Alconzo di Amnesty International hanno fornito una fotografia della situazione dei paesi d’origine e di transito dei migranti; Mariani Papanikolaou, dell’associazione greca — operante a Patrasso — Kinisi, ha fornito importanti elementi per portare a conoscenza del pubblico italiano la situazione di totale violazione dei diritti umani che la Grecia attua nei confronti dei richiedenti asilo.
Fulvio Vassallo Paleologo dell’Università di Palermo ha aperto il proprio intervento chiedendo alla platea di osservare un minuto di silenzio in memoria delle persone che, cercando protezione nel nostro Paese, hanno invece trovato la morte; questo forte momento di raccoglimento è stato interrotto da una chiara e ferma richiesta fatta dal docente: «È tempo di porre fine alle prassi illegali implementate nei porti dell’Adriatico, che respingono persone senza neppure dar loro la possibilità di presentare richiesta di protezione internazionale».
Gli interventi di due avvocati, Alessandra Ballerini e Luca Mandro, hanno ribadito come i respingimenti operati dal porto violino palesemente i diritti fondamentali dell’individuo garantiti da numerosi strumenti del diritto internazionale, come la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la Convenzione sullo status di rifugiato, la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti ed altri — tutti strumenti che l’Italia ha ratificato da anni.
Alessandra Sciurba di Razzismo Stop e Melting Pot Europa, oltre a coordinare l’intero evento, ha posto una serie di domande esplicite al sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il quale, dal canto suo, ha risposto con chiarezza e senza frasi retoriche. Venezia — ha sottolineato il primo cittadino — ha da sempre dimostrato apertura e disponibilità nell’accogliere richiedenti asilo, profughi e migranti. Oggigiorno il problema principale è costituito dalla mancanza delle risorse economiche necessarie a moltiplicare gli operatori nei servizi che si occupano della presa in carico di queste persone; quello che invece il comune può e s’impegnerà a fare — accogliendo una delle richieste avanzate dalla Sciurba — sarà mettere a punto un protocollo d’intesa con la Prefettura (come è già stato fatto per affrontare l’emergenza dei minori stranieri non accompagnati) per gestire la situazione al porto.
L’incontro si è concluso con gli interventi degli Assessori del Comune di Venezia Luana Zanella e Sandro Simionato (rispettivamente a Produzione culturale, Relazioni Comunitarie e Internazionali, Politiche giovanili, Centro Pace e a Politiche sociali, Rapporti con il volontariato, Sport), i quali hanno espresso ancora una volta la necessità e la volontà di accogliere le persone che giungono a Venezia alla ricerca di un “porto sicuro”.
Foto di andreac-84 su Flickr con licenza Creative Commons: grazie!
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I Padox ringraziano
Il mese scorso abbiamo seguito (vai all’articolo) l’arrivo a Venezia dei Padox, marionette-travestimenti dall’aspetto singolare, protagonisti di un’opera di teatro di strada della Compagnie Houdart-Heuclin e di Gemmes et Compagnie.
La presenza di queste goffe figure dalla testa grossa — tramite le quali gli autori hanno inteso rappresentare l’altro, il diverso e, con esso, il fenomeno contemporaneo dell’immigrazione di massa — ha accompagnato la nostra città durante il Carnevale e ha avuto fine con lo spettacolo tenutosi al teatro Momo di Mestre la sera di martedì grasso.
Margherita Piantini di Gemmes et Compagnie ha voluto mandare una lettera di ringraziamento a tutti coloro che hanno preso parte alla vicenda, indossando i panni dei Padox, incontrandoli per strada o seguendoli fedelmente fin dentro al teatro. Ne riportiamo di seguito il testo.
I Padox,
così ben accolti a Venezia e Mestre, vogliono esprimere la loro soddisfazione e ringraziare tutti coloro che hanno permesso loro di sbarcare, di formare un gruppo affiatato e entusiasta e di incontrare un pubblico caloroso e vario sia veneziano che mestrino.
(Un grazie particolare a Roberta e Loris dell’ETAM che sono stati negli ultimi mesi i loro padrino e madrina)I Padox sono ripartiti per altre terre, ad incontrare nuove genti, ma non tutti, il gruppo veneziano composto da afgani, albanesi, italiani, ucraini… si è scambiato numeri e indirizzi e intende mantenere l’amicizia, se possibile prolungare l’esperienza, forse sotto altre forme, in altre occasioni; anche a voi, che già li avete accolti, chiedono di ripensare a loro.
E se qualcuno dal viso un po’ strano, semplicemente diverso, girata la calle, passato l’incrocio, vi guarda,
un po’ timido forse ma certo curioso, non temete l’indiscreto viandante, poiché dietro la maschera umana, di un Paese o di un altro, c’è ancora un Padox qui approdato e rimasto, egli vuole incontrare, egli cerca l’abbraccio, egli ha molto da dare.Passa parola…
Margherita Piantini
per i PADOXP.S. Per chi volesse seguire le avventure dei Padox vi ricordiamo il sito:
http://d.houdart.free.fr/padox.phpStiamo inoltre raccogliendo foto e video che faremo poi girare.
Se qualcuno di voi avesse della documentazione da mettere in comune si metta in contatto con me:Margherita Piantini
margherita.piantini@gemmesetcompagnie.com
http://www.gemmesetcompagnie.com
146 rue de Charenton
75012 – ParisTel. Italia:
+ 39 041 52 46 007
+ 39 348 09 34 187
Tel. France:
+ 33 (0)1 43 48 27 59
+ 33 (0)6 35 97 74 03
Per leggere gli altri articoli dedicati ai Padox su questo blog, clicca qui.
Picture by mandiberg on Flickr (creative commons): thank you! Grazie a RadioScarico per il video.
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Da Kabul a Venezia facciamo correre i pensieri
Una settimana di corso pratico per far volare gli aquiloni e prepararsi ai festeggiamenti del capodanno afghano. Poteva esserci idea migliore?
La celebrazione dell’anno nuovo, in coincidenza col solstizio di primavera, è considerata un’antica tradizione zoroastriana, ma in realtà le sue origini paiono risalire ad un’epoca più antica. Già 5000 anni fa, infatti, sembra fosse tradizione tra le genti dell’Iran e del Khorasan Bozorg, attuale Afghanistan, celebrare questa festa, legata principalmente ai cicli naturali, identificando l’inizio dell’anno con il risveglio della natura e la ripresa dei cicli agricoli.
Nauruz (capodanno afghano) non è solo la più importante festa dell’anno, ma è il simbolo per eccellenza della rinascita e della speranza; la stessa speranza che si nasconde dietro i progetti migratori di tanti giovani afghani in fuga dalla guerra e in cerca di un futuro migliore e di Pace nella “Terra dei Diritti Umani”.
Organizzato dal Progetto Piano Locale Giovani in collaborazione con la Rete Tuttiidirittiumanipertutti, l’Associazione Culturale degli Afghani in Italia (sede di Venezia), il Servizio Centrale del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati-Anci e la Comunità degli Artisti Afghani in Italia; “Da Kabul a Venezia facciamo correre i pensieri” è un evento che ha proposto, a partire dal 15 marzo, sette pomeriggi: dalle ore 15.00 alle 18.00, rivolti a tutti coloro che vogliono sperimentare e condividere l’arte della costruzione degli aquiloni. Questi i prossimi incontri:
- giovedì 19 marzo in Piazza Ferretto – Mestre / Campo San Polo – Venezia
- venerdì 20 marzo in Piazza Ferretto – Mestre / Campo San Giacomo dell’Orio – Venezia
- sabato 21 marzo in Piazza Ferretto – Mestre / Piazza San Marco – Venezia
Per il festeggiamento vero e proprio del Nouroz 1388, l’appuntamento invece è a Marghera, al Fucina Controvento domenica 22 marzo alle ore 16.00, con il concerto della star afghana Dawood Sarkosh e un volo di 1000 aquiloni colorati costruiti a mano dai ragazzi della Comunità Afgana di Venezia. Guarda il volantino!
Grazie a motumboe per la foto!
Otto marzo in armonia
Se volete un consiglio per orientarvi nella babele degli eventi dell’otto marzo, con piacere facciamo da tramite a un invito proveniente dallo Sportello Informativo per le Associazioni di Immigrati del Servizio Immigrazione del Comune di Venezia:
L’associazione moldava “ARMONIA” presenta uno spettacolo di canto e musica (a cura del gruppo musicale Armonia), al Cinema Dante di Mestre.
Il presidente dell’associazione, Petru Dinjos mi racconta che si tratta di un concerto di respiro internazionale essendo, la loro, un’associazione nata per la multiculturalità. L’invito quindi, è rivolto proprio a tutti indipendentemente dalle provenienze geografiche, per una mattinata di condivisione e scambio all’insegna del mantenimento delle tradizioni e delle culture popolari!
Il programma prevede, dopo i doverosi auguri a tutte le donne, dei pezzi classici molto orecchiabili, dei brani italiani e successivamente brani russi, ucraini, moldavi ecc…intervallati da momenti, molto interessanti, di presentazione dei diversi strumenti utilizzati! L’appuntamento è per domenica 8 marzo al Cinema Dante di Mestre, in via Sernaglia, dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Grazie a pietro.c per la foto!
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