Rivoluzione nel mondo dei pastelli a cera e auguri
I pastelli a cera Crayola sono tra i più utilizzati al mondo e il loro odore figura tra i 20 odori più riconosciuti dagli adulti americani. A base di cera paraffina e pigmenti di colore nascono nel 1903 dal desiderio dei cugini Edwin Binney e Harold Smith di produrre pastelli per bambini e pur mantenendo immutata la familiare confezione, Crayola ha adeguato e aggiornato costantemente la sua collezione di tinte. La prima scatola di pastelli, venduta a un quarto di dollaro, conteneva al suo interno otto colori: rosso, blu, giallo, verde, viola, arancione, marrone e nero. Tra il 1949 e il 1957 furono aggiunti altri quaranta colori tra i quali albicocca, argento, giallo limone e mais che sarebbero stati eliminati nel 1990 per lasciar spazio ad altri colori ancora. I pastelli fluorescenti, come il rosa e il magenta, sono stati molto popolari negli anni Settanta e Ottanta, mentre nel 1993 fu aggiunto un improbabile colore “maccheroni al formaggio”. Il grande successo dei pastelli Crayola può essere parzialmente ascritto alla capacità di adattarsi alle esigenze di ciascun fruitore e all’aver ascoltato nel tempo i suggerimenti di genitori e insegnanti.
Nel 1962 il color “carne” fu ribattezzato “pesca”, in quanto fu riconosciuto che la pelle umana non sempre è di quel colore. La semplicità di questa intuizione è folgorante e così potente da realizzare una significativa rivoluzione seppur nel mondo dei pastelli a cera!
Sarebbe bello che ogni giorno le persone avessero queste semplici intuizioni che provocano rivoluzioni. Con questo pensiero e rimanendo in tema ci auguriamo che il Natale appena passato sia stato per tutti pieno di colore…e non solo bianco…e che questa policromia ci accompagni davvero a lungo! A tutti buone feste!
Foto di Muscolinos!
Scriviamoci “ESSERE UMANO”
Segnaliamo la campagna di protesta “ESSERE UMANO” lanciata con forza dai realizzatori del documentario “Come un uomo sulla terra” e cominciata il 13 maggio scorso come reazione ai disumani respingimenti dei quali si è resa protagonista l’Italia qualche settimana fa (vedi nostro post sull’argomento).
Ecco cosa si legge dal blog di comeunuomosullaterra:
Invitiamo tutti ad indossare una MAGLIETTA BIANCA sulla quale disegnare a mano la scritta: “ESSERE UMANO“.
E’ la risposta che Albert Einstein diede alle autorità statunitensi quando, all’entrata nel paese come immigrato, gli chiesero di che razza fosse.
Ed è quello che dice Dagmawi all’inizio del nostro documentario Come un uomo sulla terra: “Io sono un uomo“.
Siamo tutti ESSERI UMANI e tutti dobbiamo essere rispettati, senza alcuna discriminazione.
Per avere tutte le informazioni riguardo alla campagna e alle proiezioni del documentario visitate il sito.
Grazie a Erika Hall per l'immagine!
Commenti disabilitati su Scriviamoci “ESSERE UMANO”
Un orrore che passerà alla storia
Sono arrivati. In anticipo rispetto alla data ufficiale del 15 maggio hanno sortito immediatamente gli “effetti” sperati. Si tratta dei pattugliamenti congiunti italo-libici nelle acque internazionali, accordati nel Trattato firmato da Italia e Libia nello scorso febbraio (leggi nostro post sull’argomento). Gli effetti, desiderati dal Governo Italiano, sono il blocco degli arrivi nella terraferma italiana degli immigrati. Fermarli in acque internazionali significa poterli rispedire subito da dove sono venuti. Ovvero? In Libia che, firmataria dell’accordo, accetta il rimpatrio di centinaia di migranti. Molti dei quali, una volta ritornati, saranno trattenuti nei centri di detenzione per mesi forse anche anni, senza che possano essere monitorate le condizioni di vita, mentre altri saranno nuovamente rimpatriati verso i paesi di origine.
“Meglio tardi che mai”, è il titolo di un post sul blog del film documentario “Come un un uomo sulla terra” (guarda il blog), che commenta l’improvviso interesse che i media hanno dimostrato sull’argomento. Sono invece molti i mesi in cui, le diverse organizzazioni non governative come Amnesty International, Human Rights Watch, Medici Senza Frontiere, Save The Children, denunciano le violenze, le torture, le discriminazioni, le ingiustizie che i migranti africani subiscono da parte della polizia libica, e non solo. E nel frattempo il film documentario “Come un uomo sulla terra” ha continuato a girare per tutta l’Italia e anche per l’Europa, rendendo noto cosa accade a quei migranti che arrivano alle coste italiane.
E’ l’ordine più infame che abbia mai eseguito. Non ci ho dormito, al solo pensiero di quei disgraziati…Dopo aver capito di essere stati riporatati in Libia, ci urlavano: “Fratelli aiutateci”. Ma non potevamo fare niente, gli ordini erano quelli di riaccompagnarli in Libia e lo abbiamo fatto. Non racconterò ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno.
questa è una parte della dichiarazione rilasciata da uno degli esecutori del respingimento del 6 maggio, che ha riportato la Repubblica in un articolo.
Questo è il nodo: la scelta di tenere verso gli immigrati in arrivo una posizione più o meno dura, compassionevole o cattiva, come ha teorizzato tempo fa Maroni, spetta a chi governa. Ed è giusto che sia così. La decisione di “fare di ogni erba un fascio”, rifiutare ogni distinzione e respingere chi arriva senza neppure concedergli, per dirla coi vescovi, almeno la possibilità di dimostrare che ha diritto all’asilo, è però un’altra faccenda. Che non solo rinnega una storia piena di esuli politici (da Dante a Mazzini, da Garibaldi ai fratelli Rosselli a don Luigi Sturzo) ma, secondo Laura Boldrini e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, fa a pezzi le regole vigenti poiché “tutti gli obblighi internazionali” e anche la legge italiana “vietano tassativamente il respingimento di rifugiati o richiedenti asilo.
questo è l’intervento di Gian Antonio Stella sul Corriere della sera (vedi l’articolo).
Fortress Europe (guarda il blog) ci ricorda che già in passato l’Italia è stata richiamata e condannata dal Parlamento Europeo con la risoluzione su Lampedusa, rispetto alle deportazioni colletive in Libia di 1.500 migranti tra l’ottobre 2004 e il marzo 2005, in quanto “le espulsioni collettive di migranti dall’Italia alla Libia costituiscono una violazione del principio di non refoulement. Le autorità italiane non hanno rispettato i loro obblighi internazionali”, in più la Libia non ha firmato la Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato, non ha quindi un sistema di asilo e quindi non è un paese terzo sicuro.
Dal Ministro dell’Interno Maroni (vedi articolo sul sito del Ministero), invece, è arrivato subito un plauso per l’operazione definita di portata e di importanza storica, e una svolta nel contrasto all’immigrazione clandestina. Questa è stata una delle motivazioni del trattato italo-libico: accordarsi con la Libia per “cooperare” nella riduzione dell’immigrazione. L’Italia in questo modo si rende soltanto partecipe e corresponsabile di orribili violazioni dei diritti umani, come il diritto d’asilo, queste sì, di portata storica. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (vedi articolo sul sito dell’unhcr):
Questo incidente mostra un radicale mutamento nelle politiche migratorie del governo italiano e rappresenta fonte di grave preoccupazione. L’UNHCR esprime profondo rammarico per la mancanza di trasparenza che ha caratterizzato lo svolgersi di questo episodio.
Sebbene non siano disponibili informazioni sulle nazionalità di origine dei migranti, si ritiene probabile che fra le persone respinte ci siano individui bisognosi di protezione internazionale. Nel 2008 circa il 75% di coloro giunti in Italia via mare ha fatto richiesta di asilo e al 50% di questi è stata concessa una forma di protezione internazionale (leggi il comunicato dell’Acnur).
E’ intervenuto di nuovo anche il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg (vedi articolo su la repubblica), che già aveva ammonito l’Italia per il trattamento dei migranti nei centri di identificazione ed espulsioni e per la situazione quotidiana di razzismo istiuzionale (vedi nostro post sull’argomento), in questa circostanza definisce la politica dei respingimenti
Un’iniziativa molto triste, che mina la possibilità per ogni essere umano di fuggire da repressione e violenza, ricorrendo al diritto d’asilo […] evidentemente il governo italiano sta scegliendo la strada già intrapresa e scelta dall’Unione Europea.
Bisogna ricordare infatti che la Comunità Europea si è dotata di un’agenzia per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne, FRONTEX. Il budget di Frontex (vedi pagina del sito) per il 2009 è di 83.250.000 €, la Comuntà Europea partecipa per 80.000.000 €, mentre 45.150.000 € sono spesi per le “Operazioni di controllo dei confini marittimi, terrestri e aerei”. Sempre e solo controllo.
A questo punto ci chiediamo: possono le politiche di controllo dei confini passare sopra ai diritti umani, in questo caso dei migranti? La risposta è: non c’è nessuna ragione di stato, nessun ordine imperativo di sicurezza nazionale che può svincolare i paesi dall’osservanza degli obblighi internazionali.
Grazie a exper per la foto.
Commenti disabilitati su Un orrore che passerà alla storia
Genera/Azioni: secondo seminario
E’ previsto per il pomeriggio di domani, 12 maggio, il secondo seminario promosso dal Servizio Immigrazione nell’ambito del progetto Genera/Azioni (vedi nostro post precedente) dal titolo “Seconde generazioni: azioni innovative e comunicazione“.
Dalle 15 alle 19 presso la Sala Sistina del Laurentianum, (in Piazza Ferretto a Mestre) si susseguiranno gli interventi di Laura Castellani che parlerà del progetto Mentoring e degli interventi peer-to-peer, Maurizio Busacca che offrirà degli spunti di riflessione sulle esperienze dei laboratori creativi e di comunicazione e di Marta Anselmi e Alessandra Bastasin che parleranno di laboratori innovativi e prevenzione, in particolare dell’esperienza di un laboratorio di sartoria creativa.
Con la conduzione di Gianfranco Bonesso (Responsabile del Servizio Immigrazione del Comune di Venezia) seguirà un dibattito. L’incontro è aperto a tutti, è gradita la conferma via mail al seguente indirizzo: cittadinistranieri@comune.venezia.it
Grazie a archifield per la foto!
Commenti disabilitati su Genera/Azioni: secondo seminario
Genera/Azioni
Segnaliamo che nel pomeriggio di domani, martedì 5 maggio, si terrà il seminario “Seconde generazioni: momenti e strumenti di conoscenza”.
Con la conduzione di Gianfranco Bonesso (Responsabile del Servizio Immigrazione del Comune di Venezia) interverranno: Marvi Maroni del Progetto Riflessi (Genitorialità), che parlerà dello strumento dei Focus e della ricerca sui giovani di seconda generazione; Annalisa Frisina, che parlerà del Photovoice come strumento di conoscenza e intervento; infine, interverrà Margherita Brondino rispetto all’utilizzo dello strumento del Teatro-Forum al fine della ricerca e della conoscenza. Seguirà un dibattito. Questo seminario sarà il primo di tre incontri sulle seconde generazioni organizzati dal Servizio Immigrazione nell’ambito del progetto Genera/Azioni
L’appuntamento è a Mestre, alla Sala Sistina del Laurentianum (in Piazza Ferretto), dalle 15.00 alle 19.00. Si prega di confermare la propria presenza all’indirizzo mail: cittadinistranieri@comune.venezia.it.
Grazie a [Haring] per la foto!
Patrasso-Venezia: andata e ritorno passando per Strasburgo
Una buona notizia, si fa per dire. La Corte europea dei diritti dell’uomo, organo che ha il compito di vigilare sulla corretta applicazione della Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo da parte degli Stati membri, ha ritenuto ammissibili i ricorsi presentati dai 35 cittadini afghani e sudanesi contro lo Stato italiano e greco (vedi articolo su meltingpot.org). Certo, questo non mette la parola fine alle continue violazioni dei diritti umani che sono costretti a subire i migranti, anche minori, alle porte delle nostre frontiere, una fra tutte proprio il vicino porto di Venezia (vedi nostro post sull’argomento).
Ma è proprio grazie al lavoro della rete di associazioni veneziane Tuttiidirittiumanipertutti che, almeno queste 35 persone, hanno potuto fare ricorso alla Corte Europea, contro il trattamento che hanno ricevuto sia alla frontiera italiana, che li ha immediatamente rispediti al mittente, senza nemmeno dar loro il tempo per fare istanza di asilo e senza nemmeno verificare l’età dei minori non accompaganti; sia alla frontiera greca, dove sono stati nuovamente sottoposti a detenzioni arbitrarie, violenze e vessazioni da parte degli organi di polizia.
La situazione è ormai arrivata all’atrofia, la polizia di frontiera non comunica più pubblicamente i quotidiani respingimenti dei migranti, potenziali richiedenti asilo e minori non accompagnati. Per fortuna, sono numerose le associazioni e le organizzazioni non governative ad alzare un coro contro queste gravissime violazioni. Da ricordare che, non più di due settimane fa, anche il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, ha depositato il suo rapporto sulle condizioni in Italia di migranti e richiedenti asilo, sollevando numerose critiche e moniti al governo italiano e alle autorità locali (vedi nostro post sull’argomento).
Per ora le autorità italiane e greche sono sotto inchiesta, e ci auguriamo che un tale “interessamento” europeo possa realmente cambiare le cose, questo significherebbe cambiare la sorte di centinaia di persone.
Grazie a ▙G▚i▜A◼L▛L▞O▟ per la foto.
Commenti disabilitati su Patrasso-Venezia: andata e ritorno passando per Strasburgo
La violenza sugli inermi: rassegna cinematografica
Segnaliamo un’interessante rassegna cinematografica che va a introdurre il convegno internazionale di studi: “La violenza sugli inermi. La trasformazione dei conflitti dalla Grande Guerra a oggi“, che si terrà in Aula Grande Conferenze, Palazzo Malcanton Marcorà, Venerdì 22 Maggio 2009.
La rassegna che si terrà presso l’aula B2 di Palazzina Briati (Fondamenta Briati, Dorsoduro, 2530, Venezia) propone tre film diversi tra loro, ambientati in tre luoghi diversi del mondo, ma legati dallo stesso tema: la violenza sugli inermi.
Giovedì 7 Maggio, ore 17.15
Germania anno zero (1948) di Roberto Rossellini. Con Edmund Moeschke, Ingetraud Hinze, Franz-Otto Krüger, Ernst Pittschau, Erich Gühne, Karl Krüger, Alexandra Manys, Babsi Schultz-Reckewell, Franz von Treuberg, Hans Sangen. Prodotto in Francia, Germania, Italia. Durata: 78 minuti.
Giovedì 14 Maggio, ore 17.15
Il Segreto di Esma (2006) di Jasmila Zbanic. Con Mirjana Karanovic, Luna Mijovic, Leon Lucev. Titolo originale Grbavica. Prodotto in Bosnia-Herzegovina. Durata 90 minuti.
Giovedì 21 Maggio, ore 17.15
Redacted (2007) di Brian De Palma. Con Kel O’Neill, Ty Jones, Daniel Stewart Sherman, Izzy Diaz, Rob Devaney, Patrick Carroll, Mike Figueroa, Paul O’Brien, Francois Caillaud. Prodotto in USA. Durata: 90 minuti.
Alle proiezioni seguirà un dibattito, guarda la locandina!
Grazie a pierofix per la foto.
Commenti disabilitati su Rivoluzione nel mondo dei pastelli a cera e auguri