Comunicato del FNOMCEO
Sabato scorso 21 febbraio, il Consiglio Nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici (FNOMCEO), riunito a Roma, ha votato un documento all’unanimità in cui si sancisce che il personale medico che denuncerà all’autorità di polizia il paziente in stato di irregolarità amministrativa, incorrerà nelle sanzioni stabilite dagli Ordini professionali di appartenenza.
La norma, approvata al Senato, che modifica l’art. 35 del Testo unico sull’immigrazione, e specificamente l’articolo che dispone l’obbligo di non denunciare da parte del personale sanitario, è secondo il FNOMCEO, in netto contrasto con i principi della deontologia medica, espressi in particolare dal giuramento professionale e dall’articolo 3 del Codice deontologico, che impongono ai medici di curare ogni individuo senza discriminazioni legate all’etnia, alla religione, al genere e all’ideologia; di mantenere il segreto professionale e di seguire le leggi quando non siano in contrasto con gli scopi della professione.
Ma la presa di posizione è ancora più decisa, dal momento che, qualora un medico non segnalando e dunque non rispettando il contenuto dell’emendamento, dovesse incorrere in eventuali pene:
Il Consiglio nazionale, sarà vicino ai colleghi che dovessero incorrere in procedimenti sanzionatori per aver ottemperato agli obblighi deontologici.
Inoltre nel documento, il Consiglio nazionale si rivolge direttamente ai deputati, affinchè non approvino il testo della norma, anche perchè prevedono appunto un danno alla relazione di fiducia nedico-paziente, ma anche un danno per la salute pubblica, producendo il fenomeno della sanità clandestina. Già in alcuni ospedali, tra quelli di Lombardia, Veneto e Piemonte, si registrano cali vertiginosi fra l’utenza immigrata irregolare, pari al 20% (vedi articolo dell’Espresso del 16.02.09). Per il testo completo del comunicato del FNOMCEO di cui abbiamo citato alcune parti visitate il loro portale.
Grazie a Cane Rosso per l'immagine!
Ddl 733
Il 5 febbraio scorso è stato approvato al Senato il Pacchetto Sicurezza che, tra le altre, prevede una serie di norme restrittive con l’obbiettivo di contenere l’irregolarità e l’illegalità degli stranieri presenti sul territorio italiano.
I punti che più hanno fatto discutere negli ultimi giorni sono senza ombra di dubbio due:
- la soppressione dell’obbligo da parte dei medici di non denunciare i pazienti clandestini, con il conseguente rischio che, per paura della denuncia, molti di questi ultimi non ricorrano a visite e cure per qualsiasi tipo di malattia possano avere;
- il versamento di un “contributo” per tutte le pratiche relative al rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno che varierà tra gli 80 e i 200 euro, che si aggiunge a quello che gli immigrati devono già versare: 14,62 euro per la marca da bollo, 30 per la raccomandata e 27,50 per la tassa.
Il decreto prevede altre novità non trascurabili:
- la nascita del registro dei senza fissa dimora: il Ministero dell’Interno istituirà un registro nel quale verranno schedati i clochard;
- il permesso di soggiorno a punti: proposto dalla Lega Nord, verrà istituito un “accordo di integrazione” a punti volto a disincentivare determinati tipi di comportamento;
- le ronde padane: questa proposta della Lega, ancora in discussione, prevede l’ istituzione di associazioni volontarie di privati cittadini che andranno a supportare le Forze dell’Ordine, con il compito di segnalare fatti che si ritiene minaccino la pubblica sicurezza.
Per una lettura completa del disegno di legge rimandiamo al sito del Senato.
Per una selezione degli articoli in materia di immigrazione contenuti nel disegno di legge rimandiamo al sito di Meltingpot.
Per ulteriori approffondimenti rimandiamo a Metropoli di Repubblica.
(Grazie a hidden side per la foto!)
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